Il delirio è un disturbo del contenuto del pensiero, che può essere presente in varie patologie psichiche, ad esempio nella schizofrenia, nel disturbo depressivo maggiore, nel disturbo bipolare e nei disturbi psicotici in generale.

Si tratta di una convinzione personale non fondata sulla realtà, che scaturisce da un pressante bisogno interiore e a cui il paziente aderisce in modo assoluto e senza possibilità di critica.

In base allo stato di coscienza, è possibile distinguere:

  • delirio lucido: caratterizzato da uno stato di coscienza vigile;
  • delirio confuso: caratterizzato da uno stato di coscienza alterato; il pensiero è spesso gravemente compromesso e sconnesso nei suoi aspetti formali.

In base al contenuto, si possono differenziare le seguenti tematiche deliranti:

  • delirio di nocumento: convinzione di essere osteggiato o danneggiato;
  • delirio di veneficio: convinzione di essere stato avvelenato;
  • delirio di riferimento: convinzione che ogni avvenimento, specie se negativo, sia riferito specificatamente a se stesso;
  • delirio di influenzamento: convinzione di essere controllato dall’esterno; in questa forma di delirio si distinguono:
    • delirio di furto del pensiero: convinzione che qualcuno possa rubare al soggetto pensieri dalla sua mente
    • delirio di inserzione del pensiero: convinzione che qualcuno possa inserire pensieri nella mente del soggetto
    • delirio di trasmissione del pensiero: convinzione che qualcuno possa trasmettere pensieri in entrata e uscita nella mente del soggetto
  • delirio di rivendicazione o querela: convinzione delirante di un proprio diritto, ritenuto legittimo, fino a intraprendere reiterativamente azioni legali contro gli ipotetici persecutori;

delirio di gelosia

  • delirio di colpa o autoaccusa: convinzione delirante di aver commesso gesti riprovevoli e delitti imperdonabili, per i quali non solo il paziente, ma anche i suoi congiunti o addirittura il mondo intero sarà punito;
  • delirio nichilistico o di rovina: convinzione di non avere nemmeno più il minimo necessario per il sostentamento di sé e dei propri cari, di essere economicamente rovinati;
  • delirio di negazione: negazione dell’esistenza di organi o della propria persona oppure di altre persone, cose o del mondo;
  • delirio ipocondriaco: convinzione di essere affetto da particolari malattie, in genere a prognosi infausta e di essere condannato a morte sicura;
  • delirio di grandezza (o megalomanico): convinzione delirante di possedere doti particolari;
  • delirio erotomanico: convinzione delirante di possedere attrattive sessuali o di essere oggetto di investimento affettivo o desiderio sessuale da parte di altra persona, in genere appartenente a un differente livello socio-culturale;
  • delirio di potenza: identificazione con personaggi famosi o convinzione assoluta di possedere poteri particolari; una forma particolare è il delirio genealogico (essere discendente di personaggi illustri);
  • delirio inventorio: attribuzione a se stesso di scoperte o invenzioni di particolare importanza;
  • delirio di trasformazione: convinzione delirante che la realtà circostante e/o la propria persona (questa spesso connessa a tematiche di influenzamento) si stiano modificando in maniera anomala;
  • delirio palignostico: il paziente non riconosce una figura familiare, credendo che sia stata sostituita da un impostore; oppure, viceversa, identifica persone familiari o i propri persecutori in sconosciuti, ritenendo che abbiano intenzionalmente modificato i propri connotati;
  • delirio mistico: convinzione delirante di essere, esperire o identificarsi nella divinità;
  • delirio di gelosia: tematiche deliranti di tradimento da parte del proprio partner.

 

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